Scopri il deserto del Marocco

Il deserto marocchino e le sue specificità

Geografia, clima, fauna, flora, cultura, regioni, in Marocco

Per definizione, un deserto è un’area di terra arida e molto inadatta alla vita, dove si verificano pochissime precipitazioni in rare occasioni, e dove quindi le condizioni di vita sono ostili per le piante così come per la vita di piante, animali e animali. uomini. I deserti sono uno degli ambienti più estremi.

I deserti caldi sono formati da processi meteorologici, poiché le ampie variazioni di temperatura tra il giorno e la notte lavorano duramente su rocce e pietre, che spesso finiscono per frantumarsi in piccoli ciottoli o particelle. Sebbene nei deserti la pioggia si verifichi molto raramente, possono verificarsi acquazzoni occasionali che possono provocare inondazioni improvvise. Le zone semiaride e aride coprono circa un terzo della superficie terrestre.

Il Sahara divenne “deserto” quasi 5 milioni di anni fa e subì periodi più secchi e periodi più umidi. La parola “Sahara” significa “deserto” in arabo. Il Sahara è caratterizzato da immensi altipiani rocciosi (hamada), montagne scoscese, erg (mare di dune), reg (deserto di pietra), oasi e palmeti. Il deserto sabbioso copre solo il 20% della superficie del Sahara.

Il Sahara è il deserto caldo più grande del mondo (8.600.00 km2), si estende su quasi tutta l’Africa settentrionale (circa 5000 km da Est a Ovest e 1500 km da Nord a Sud).

Il Sahara è presente in diversi paesi: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan, Ciad, Niger, Mali e Mauritania. Questa zona sahariana, a densità molto bassa (2 abitanti per km2), è caratterizzata dalla diversità della sua popolazione: nomadi con attività pastorale (mori e tuareg), agricoltori delle oasi e abitanti delle città (commercianti).

Il nomadismo è al centro della vita degli uomini blu del deserto, fortemente legati all’economia tradizionale, al commercio transahariano e alle attività pastorali. Lo sfruttamento del dromedario ha permesso lo sviluppo del nomadismo nel Sahara.

Il nomadismo nel deserto del Sahara era caratterizzato dallo spostamento senza ritmi precisi delle tribù con i loro armenti (pecore, capre, cammelli, asini, ecc.).

Le particolarità del deserto marocchino

Per più di un millennio, il deserto marocchino è stato “una porta del Sahara”, modellato dal commercio transahariano.

Gli scambi commerciali tra i paesi del nord (Maghreb) e quelli del sud animavano un tempo il Sahara, e furono all’origine delle oasi e delle città deserte. Le oasi furono punto di sosta e di ritrovo per le carovane transahariane, poi arrivarono la produzione agricola e l’urbanizzazione.

La popolazione del deserto marocchino oggi è costituita principalmente da nomadi stanziali, popolazioni sahrawi e popolazioni del nord (arabi e berberi).

Il deserto marocchino ha un clima desertico caldo, caratterizzato da estati lunghe (da giugno a settembre) ed estremamente calde, mentre gli inverni sono brevi (gennaio). Il clima è inoltre caratterizzato da cieli perennemente sereni e notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Il sole è onnipresente tutto l’anno.

Il Marocco è il Paese più piovoso del Maghreb (grazie ai rilievi dell’Atlante). Queste piogge alimentano l’Oued Drâa e le falde acquifere. Nonostante ciò, il deserto marocchino si sta seccando e la vegetazione sta diventando più povera. Quando fare trekking nel deserto marocchino?